Orchidee spontanee dei monti Peloritani e della Sicilia
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Ophrys (sezione Euophrys)


Ophrys speculum
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Sinonimi: Ophrys ciliata Biv.; Ophrys vernixia Brot. subsp. ciliata (Biv.) Del Prete
Nomi comuni: Ofride ciliata; Ofride a specchio

Descrizione: pianta alta 5-25 cm. Infiorescenza con 2-8 fiori. Sepali verdi, striati internamente; petali brevi, scuri; labello trilobato, con peluria bruno-rossastra sul bordo; speculum lucido, blu-violaceo, bordato di giallo. Pseudo-occhi neri e punti staminodiali molto evidenti; colonna breve.
Periodo di fioritura: marzo-aprile
Habitat e altitudine: boscaglie aperte, cespuglieti, garighe, prati, pascoli, in pieno sole o a mezz’ombra, su terreno calcareo. da 0 a 1200 m.

Distribuzione in Italia: Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna. Relativamente comune solo in Sicilia e Sardegna.
Molto rara sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Dasyscolia ciliata (Imenottero, famiglia Scoliidae), ma si riproduce anche per via vegetativa dove l’impollinatore è assente (Italia peninsulare).
Etimologia: a specchio, per lo speculum.
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Ophrys speculum [23-03-2013 Valle dell'Ippari, Vittoria (RG)]
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Ophrys speculum [23-03-2013 Valle dell'Ippari, Vittoria (RG)]
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Ophrys speculum [23-03-2013 Valle dell'Ippari, Vittoria (RG)]

Ophrys bombyliflora
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Sinonimi:
Nomi comuni: Ofride fior di bombo

Descrizione: la più piccola delle orchidee italiane è alta 5-20 cm ed ha un’infiorescenza composta da 1-5 piccoli fiori brunastri. Sepali verdi; petali triangolari, vellutati, bruno-giallastri. Labello profondamente trilobato, con lobi laterali triangolari, pelose e lobo mediano bombato, lucido, con speculum poco evidente; cavità stigmatica grande.
Periodo di fioritura: marzo-maggio
Habitat e altitudine: cespuglieti, garighe, prati, su suoli basici. Da 0 a 1000 m.

Note: quando si ibrida con Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora restituisce una bella orchidea dalle caratteristiche intermedie conosciuta come Ophrys x sommieri E. G. Camus ex Cortesi.

Distribuzione in Italia: Regioni peninsulari dall’Emilia-Romagna alla Calabria, Sicilia e Sardegna. Rara al centro-nord, più comune al Sud e Sicilia.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: alcuni insetti del genere Eucera (Imenotteri Anthophoridae), ma sfrutta anche la riproduzione per via vegetativa.
Etimologia: da bombyx, bombo, a sua volta derivato da bombein, ronzare.
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Ophrys bombyliflora [26-03-2013 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys bombyliflora [15-03-2009 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys bombyliflora [06-04-2013 Mongiuffi-Melia (ME)]

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Ophrys x sommieri (ibrido tra O. bombyliflora x O. tenthredinifera) [10-04-2008 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys x sommieri (ibrido tra O. bombyliflora x O. tenthredinifera) [10-04-2008 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys x sommieri (ibrido tra O. bombyliflora x O. tenthredinifera) [10-04-2008 Forza d'Agrò (ME)]

Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora
(Ten.) Kreutz
Sinonimi: Ophrys grandiflora Ten.
Nomi comuni: Vesparia barbata; Ofride maggiore

Descrizione: orchidea alta 10-40 cm. Infiorescenza con 2-8 fiori. Sepali ovali, colorati bianchi, rosa o violacei, con nervatura mediana verde; petali brevi, triangolari. Labello di colore bruno al centro e giallo ai margini; lievi o nulle gibbosità basali; vistoso ciuffo di peli gialli o rossastri sopra l’apicolo; speculum piccolo, basale, bruno-violaceo bordato da una linea più chiara. Apicolo grosso, curvato in avanti o in alto.
Periodo di fioritura: febbraio-aprile
Habitat e altitudine: boscaglie aperte, macchie, garighe, prati, pascoli, in pieno sole o a mezz’ombra. Da 0 a 1000 m.

Differenze: il colore e la forma arrotondata dei sepali, il piccolo speculum, il ciuffo di lunghi peli sopra l'apicolo, la rendono piuttosto inconfondibile rispetto ad altre orchidee come quelle del gruppo di Ophrys oxyrrhynchos (oxyrrhynchos, biancae, calliantha).

Distribuzione in Italia: Sicilia (subsp. grandiflora). Comune.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: alcuni insetti del genere Eucera (Imenotteri Anthophoridae).
Etimologia: da tenthredon (vespa, in greco) e fero (portare, dal latino), riferito ai fiori.
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Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora [24-03-2010 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora [10-04-2008 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora [01-04-2012 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora [27-04-2013 Francavilla di Sicilia (ME)]
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Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora [27-04-2013 Francavilla di Sicilia (ME)]
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Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora [30-03-2013 Forza d'Agrò (ME)]

Ophrys apifera
Huds.
Sinonimi:
Nomi comuni: Vesparia, Fior d'ape

Descrizione: Pianta robusta e slanciata, alta 20-60 cm. Sepali grandi, di colore bianco, rosa o lilla-violaceo. Petali brevi, triangolari. Labello trilobato, con lobi laterali triangolari; lobo mediano bombato, con disegno giallo e marrone che richiama quello di un’ape; ginostemio (colonna) lungo e sinuoso, acuto; apicolo rivolto verso il basso.
Periodo di fioritura: aprile- giugno
Habitat e altitudine: boscaglie, cespuglieti, praterie, pascoli, sia su suoli aridi che umidi, di preferenza calcarei. Da 0 a 1400 m.

Note: la Vesparia è una delle orchidee che, più delle altre, si riproduce per autofecondazione.
Distribuzione in Italia: in tutte le Regioni, ma poco comune.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Ophrys apifera ricorre principalmente all’autofecondazione.
Etimologia: che porta api.
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Ophrys apifera [15-05-2009 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys apifera [05-05-2013 Gallodoro (ME)]
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Ophrys apifera [05-05-2013 Gallodoro (ME)]

Ophrys bertolonii
Moretti sensu O. Danesch & E. Danesch
Sinonimi: Ophrys bertolonii subsp. bertolonii  Moretti; Ophrys romolinii Soca
Nomi comuni: Orchidea di Bertoloni

Descrizione: pianta alta 10-40 cm. Infiorescenza lassa con 2-8 fiori. Sepali ovato-lanceolati, rosa, a volte bianchi, raramente verdi; petali lineari, con margini ciliati. Labello scuro, piegato a sella; speculum a forma di scudo. Apicolo arrotondato, rivolto verso l’alto. Cavità stigmatica più alta che larga, praticamete senza pareti laterali. Pseudo-occhi neri, più o meno rivolti in alto.
Periodo di fioritura: marzo-giugno
Habitat e altitudine: cespuglieti, garighe, pascoli, di solito su terreno calcareo. Da 0 a 1000 m.

Differenze: molto simile alla sottospecie explanata (Lojac.) Soca, se ne differenzia perchè quest’ultima ha cavità stigmatica più larga che alta, con pareti laterali presenti fino a quasi metà della cavità, labello meno piegato e pseudo-occhi vicini alle pareti della stessa cavità stigmatica e leggermente più sporgenti lateralmente; inoltre, la fioritura di quest’ultima avviene mediamente 3-4 settimane prima.

Distribuzione in Italia: Regioni centrali e meridionali, Sicilia. Localmente comune.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: la forma a sella del labello sembra sia un adattamento a due imenotteri del genere Chalicodoma, C. parietina e C. pyrenaica.
Etimologia: dedicata al botanico bolognese A. Bertoloni (1775-1869).
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Ophrys bertolonii subsp. bertolonii [20-04-2013 Gallodoro (ME)]
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Ophrys bertolonii subsp. bertolonii [20-04-2013 Gallodoro (ME)]
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Ophrys bertolonii subsp. bertolonii [20-04-2013 Gallodoro (ME)]

Ophrys bertolonii subsp. explanata
(Lojac.) Soca
Sinonimi: Ophrys explanata (Lojac.) P. Delforge
Nomi comuni: Orchidea di Bertoloni

Descrizione: alta 10-30 cm. Infiorescenza di solito lassa, con 2-5 fiori. Sepali ovato-lanceolati, rosa, a volte bianchi; petali allungati, dello stesso colore o più scuri dei sepali; labello curvato a sella, coperto di fitta pelosità nerastra; speculum grigio-violaceo, più o meno a forma di scudo, posto nella parte distale; apicolo arrotondato, rivolto verso l’alto; cavità stigmatica più larga che alta, con pareti laterali presenti circ fino a metà, pseudo-occhi neri e lucidi, un po’ sporgenti.
Periodo di fioritura: (fine febbraio) marzo-metà aprile
Habitat e altitudine: garighe, pascoli e prati, su suolo calcareo. Da 0 a 900 m.

Differenze: molto simile alla sottospecie nominale, se ne differenzia soprattutto per avere labello meno curvato e cavità stigmatica più larga che alta, con una presenza di brevi pareti laterali. Il periodo di fioritura della explanata inizia 20-30 giorni prima della bertolonii.

Distribuzione in Italia: endemica della Sicilia. Sembra sia assente nelle provincie di Catania e Messina. Rara e localizzata.
Assente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: l’ape Chalidodoma sicula.
Etimologia: explanata proviene dal latino, con il significato di “distinta”, anche se non è chiaro a cosa sia riferito.
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Ophrys bertolonii subsp. explanata [23-03-2013 Valle dell'Ippari (RG)]
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Ophrys bertolonii subsp. explanata [23-03-2013 Valle dell'Ippari (RG)]
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Ophrys lunulata
Parl.
Sinonimi: Ophrys sphegodes subsp. lunulata (Parl.) H. Sund.
Nomi comuni: Ofride a mezzaluna

Descrizione: alta 10-40 cm. Sepali solitamente rosei, oppure biancastri; petali dello stesso colore dei sepali, lineari-lanceolati. Labello trilobato, fortemente convesso trasversalmente, da bruno-rossastro a nerastro con bordi giallastri; speculum lucido, a forma di H appena abbozzata o di mezzaluna; apicolo ben evidente, più o meno triangolare. Cavità stigmatica scura; pseudo-occhi grandi, neri, lucidi.
Periodo di fioritura: marzo-aprile
Habitat e altitudine: boscaglie aperte, macchie, garighe, prati, pascoli, in pieno sole o a mezz’ombra, preferibilmente su terreno calcareo, asciutto o moderatamente umido. Da 0 a 1000 m.

Note: specie inclusa nel Libro Rosso delle Piante d’Italia “vulnerabile a basso rischio” e nell'Appendice I della Convenzione di Washington, come specie di interesse prioritario.

Distribuzione in Italia: Endemica della Sicilia. Rara.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Osmia kohli (Imenottero Megachilidae).
Etimologia: a forma di luna, riferito allo speculum.
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Ophrys lunulata [11-04-2010 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys lunulata [11-04-2010 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys lunulata [30-03-2013 Forza d'Agrò (ME)]

Ophrys scolopax subsp. apiformis
(Desf.) Maire & A. Weiller
Sinonimi: Ophrys picta var. sphegifera (Willd.) F.M. Vazquez; Ophrys sphegifera Willd.

Descrizione: alta 15-40 cm. Infiorescenza lassa, con 3-12 piccoli fiori; sepali da bianchi a rosei, più o meno sfumati di verde; petali quasi lineari, vellutati e cigliati sul margine, colorati come i sepali o più scuri. Labello trilobato, a forma di anfora, con  caratteristici lobi laterali conico-allungati di 1-4 mm. Speculum a forma di X o H, ma spesso più elaborato. Apicolo prominente, largo, rivolto in avanti e in alto. Cavità stigmatica grande. 
Periodo di fioritura: fine marzo-aprile
Habitat e altitudine: macchie, garighe, prati, pascoli, in pieno sole o a mezz’ombra, su terreni da basici ad acidi. Da 0 a 2000 m.

Distribuzione in Italia: Pantelleria e Lampedusa. Rara.
Assente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore:
Etimologia: il termine scolopax, dal latino “beccaccia”, pare indicare la forma a becco del rostro.
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Ophrys lacaitae
Lojac.
Sinonimi:
Nomi comuni: Ofride di Lacaita

Descrizione: orchidea alta 10-40 cm. Sepali verde-biancastri o verde-giallastri e nervatura centrale verde; petali molto piccoli, triangolari. Labello trapezoidale, giallo vivo (raramente bruno-rossastro), con parte centrale rigonfia, sulla quale è disegnato un piccolo speculum blu-grigiastro con contorno bianco, su uno sfondo bruno generalmente poco ampio. Cavità stigmatica piccola e stretta alla base. Apicolo voluminoso, diretto verso l’alto.
Periodo di fioritura: aprile-giugno
Habitat e altitudine: boscaglie aperte, macchie, garighe, pascoli, terreni abbandonati, in pieno sole o a mezz’ombra, su suoli da calcarei a poco acidi, solitamente asciutti, a volte anche sugli umidi. Da 100 a 1300 m.

Differenze: la parte centrale del labello bombata, il suo labello giallo brillante con lobi laterali sfrangiati e la cavità stigmatica piccola la rendono riconoscibile.
A volte la parte gialla è meno evidente, ed occupata da una maggiore zona bruna, avvicinandola, come somiglianza ad Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae, che non presenta comunque i lobi sfrangiati, la zona bruna rigonfia, etc.

Distribuzione in Italia: Lazio, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Subendemica. Rara e localizzata.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Eucera eucnemidea.
Etimologia: in onore di C. Lacaita, botanico inglese di origine italiana (1853-1933).
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Ophrys lacaitae [09-05-2012 Gallodoro (ME)]
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Ophrys lacaitae [09-05-2012 Gallodoro (ME)]
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Ophrys lacaitae [09-05-2012 Gallodoro (ME)]

Ophrys oxyrrhynchos subsp. oxyrrhynchos
Tod.
Sinonimi:
Nomi comuni:

Descrizione: pianta alta 10-30 cm. Infiorescenza lassa con 4-10 fiori. Sepali verdastri o bianco-verdastri, a volte sfumati di rosa, con nervatura mediana verde; petali triangolari, a volte con base auricolata, pelosi, bianco-giallastri sfumati di porpora alla base. Labello più o meno trapezoidale, bruno, convesso e peloso lateralmente nella metà basale, concavo e con banda di peli attenuata e incompleta nella metà distale; gibbosità lievi o assenti; speculum grigio-violaceo, circondato di bianco, di forma variabile ma solitamente ad H. Apicolo giallastro, rivolto verso l’alto. Cavità stigmatica bruno-scura; ginostemio con apice lungo e acuto.
Periodo di fioritura: metà aprile-maggio
Habitat e altitudine: margini boschivi, garighe, prati, terreni incolti, dal pieno sole a mezz’ombra, su substrati calcarei. Da 10 a 900 m.

Differenze: Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae si differenzia per le dimensioni minori del labello, che presenta colori meno vivaci, giallo-brunastri; per avere la banda di peli quasi uniforme su tutto il bordo del labello.
La sottospecie calliantha presenta sepali esclusivamente rosa (a volte bianchi), senza sfumature verdi (se si esclude la nervatura centrale). La sottospecie calliantha, inoltre, fiorisce in genere qualche settimana dopo.

Distribuzione in Italia: Sicilia. Endemica. Rara.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore:
Etimologia: oxyrrhynchos proviene da due parole greche, con il significato di “becco acuto”, riferito al rostro del ginostemio.
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. oxyrrhynchos [05-05-2013 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. oxyrrhynchos [05-05-2013 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. oxyrrhynchos [05-05-2013 Forza d'Agrò (ME)]

Ophrys oxyrrhynchos subsp. calliantha
(Bartolo & Pulv.) Galesi, Cristaudo & Maugeri
Sinonimi: Ophrys calliantha Bartolo & Pulv.; Ophrys candica subsp. calliantha (Bartolo & Pulv.) Kreutz
Nomi comuni: Ofride dai fiori belli

Descrizione: alta 20-40 cm. Infiorescenza con 4-8 fiori. Sepali lanceolati, generalmente rosa più o meno scuro, a volte da bianco-rosei, ma sempre privi di sfumature verdi (tranne che nella nervatura centrale); petali piccoli 1-3 mm, triangolari, a volte auricolati alla base, colorati come i sepali o più scuri. Labello da trapezoidale a quadrangolare, di colore bruno-rossastro, con mammosità basali arrotondate, ma sempre presenti. Speculum variabile, delimitato da un bordo bianco-giallastro più o meno ampio. Apicolo sviluppato, con 1-3 dentini, da giallastro a rossastro.
Periodo di fioritura: aprile-maggio
Habitat e altitudine: macchie, garighe, pascoli, cespuglieti, terreni incolti, su substrato calcareo. Da 0 a 700 m.

Differenze: la colorazione rosa dei sepali è uno dei più immediati elementi che la diversificano da Ophrys lacaitae e Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae, che hanno hanno sepali verdastri o al più solo con sfumature rosee.
Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora ha sepali ovali (e non lanceolati), bordo del labello giallo, macula piccola, ginostemio con apice arrotondato e la presenza di un ciuffo di peli sopra l’apicolo; tutti particolari che non si riscontrano in calliantha.
Ophrys holosericea subsp. apulica ha petali allungati e grandi più del doppio; mentre Ophrys oxyrrhynchos subsp. calliantha ha gibbe basali lievi, l’apulica le ha normalmente evidenti, spesso acute e lunghe fino a 4 mm; può essere più complesso anche l’apicolo.
La separazione da Ophrys oxyrrhynchos subsp. oxyrrhynchos può essere quasi impossibile, anche per la presenza di forme intermedie di transizione.
Nelle forme più tipiche, la calliantha ha sepali sempre da rosa a porpora senza sfumature verdi (se escludiamo la nervatura centrale), mentre in oxyrrhynchos subsp. oxyrrhynchos vanno dal verde al bianco o anche al rosa, ma con sfumature verdi presenti; in oxyrrhynchos il bordo del labello è a volte sfumato di giallo o arancione, caratteristica difficilmente riscontrabile in calliantha.

Distribuzione in Italia: Sicilia. Presente, pare, solo nelle province di Trapani, Agrigento, Siracusa, Ragusa, Catania e Messina.
Endemica. Rara.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore:

Etimologia: calliantha indica un “bel fiore”, dal greco.
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. calliantha [26-04-2014 Iblei]
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. calliantha [26-04-2014 Iblei]
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. calliantha, forma con aspetti della subsp. oxyrrhynchos [06-05-2014 Messina]

Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae
(Tod.) Galesi, Cristaudo & Maugeri
Sinonimi: Ophrys oxyrrhynchos subsp. discors (Bianca) Guss.; Ophrys biancae (Tod.) Macch.; Ophrys discors Bianca
Nomi comuni: Ofride di Bianca

Descrizione: pianta alta 10-25 cm, con infiorescenza lassa portante 5-10 fiori piccoli. Sepali ovali-lanceolati, bianco-verdastri o bianco-rosei; petali triangolari, piccoli. Labello quadrangolare-trapezoidale, bruno, con margine giallastro, pelosità marginale su tutto il labello, gibbosità basali sempre presenti. Speculum relativamente piccolo, a forma di scudo o ad H, delimitato da un bordo bianco. Apicolo grande, rivolto verso l’alto, verde-giallastro, quasi sempre con un solo dentino all’apice. Ginostemio con rostro allungato.
Periodo di fioritura: marzo-aprile
Habitat e altitudine: pinete aperte, garighe, cespuglieti, terreni incolti, di preferenza su suoli calcarei. Da 50 a 800 m.

Differenze: molto variabile e facilmente ibridabile, pertanto può essere difficile separarla dalle altre sottospecie del gruppo.
Si differenzia dalla sottospecie oxyrrhynchos soprattutto per le dimensioni minori del labello, per la colorazione più chiara e meno vivace del labello, la banda di peli marginali estesa anche nella parte distale del labello, la forma più piccola e più semplice dello speculum, la fioritura anticipata.
Le dimensioni sono minori e la fioritura è anticipata anche rispetto alla sottospecie calliantha, che è più vivacemente colorata, con i suoi sepali generalmente rosa scuro e con colorazione diversa del labello, in particolare i margini della calliantha non hanno sfumature gialle.

Distribuzione in Italia: Sicilia (viene riportata per aree del sud-est, nelle provincie di Catania, Ragusa e Siracusa, e del nord-ovest nei territori di Palermo e Trapani). Endemica. Rara.
Assente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore:
Etimologia: discors, dal latino, con il significato di “discorde”, come testimonianza delle diverse opinioni sulla posizione tassonomica di questa pianta, che forse è più conosciuta con l’epiteto biancae, riferito al botanico di Avola (SR), Giuseppe Bianca (1801-1883), che per primo la descrisse.
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae [26-04-2014 Iblei]
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae [23-03-2013 Valle dell'Ippari (RG)]
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Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae [23-03-2013 Valle dell'Ippari (RG)]

Ophrys sphegodes s.l.*
Mill.
Sinonimi:
Nomi comuni: Fior di ragno, Ofride verde-bruna

Descrizione: pianta alta 20-50 cm. Infiorescenza con 3-9 fiori. Sepali verdi, verdi-biancastri o verdi-giallastri; petali da lanceolati ad ovali, colorati prevalentemente di verde, con sfumature giallastre, rossastre o brunastre, con bordi ondulati. Labello in genere intero, bruno-rossastro, con bordo glabro giallastro e peli bruni; gibbosità basali pronunciate, lievi o assenti; speculum ad H, lucido, grigio-bluastro; apicolo molto piccolo o assente; campo basale più chiaro o colorato come il resto del labello; cavità con centro da biancastro a più o meno colorato come il campo basale; pseudoocchi grigio-verdastri spesso bordati di verde.
Periodo di fioritura: febbraio-maggio
Habitat e altitudine: boscaglie aperte, macchie, garighe, prati, pascoli, in pieno sole o a mezz’ombra, solitamente su substrato calcareo. Da 0 a 1300 m.

Differenze: elementi da osservare nel confronto con le specie somiglianti sono soprattutto il campo basale (spesso più chiaro del resto del labello), i sepali (verdi), gli pseudo-occhi (grigio-verdi).

Distribuzione in Italia: tutte le Regioni.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: alcuni insetti del genere Andrena (Imenotteri Andrenidae).
Etimologia: simile ad una vespa, per il suo aspetto.

(*) La situazione del gruppo sphegodes/aranifera è forse quella più controversa e maggiormente in evoluzione. La descrizione recente di numerose specie (o sottospecie), inclusa la siciliana O. sphegodes subsp. grassoana mette in sospeso, in attesa di più stabile collocazione, alcune entità che fino ad ora abbiamo determinato come Ophrys sphegodes. Per tale motivo in questa scheda l'entità viene trattata in senso lato (= s.l.).
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Ophrys sphegodes s.l. [04-04-2010 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys sphegodes s.l. [02-03-2014 Letojanni (ME)]
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Ophrys sphegodes s.l. [19-03-2014 Mongiuffi Melia (ME)]

Ophrys sphegodes subsp. grassoana
Cristaudo, Galesi, R. Lorenz & Zelesny
Sinonimi:
Nomi comuni: Fior di ragno dell’Etna

Descrizione: orchidea alta 20-40 cm. Infiorescenza lassa, con 6-8 fiori scuri. Sepali verdi, i laterali formanti in genere un angolo maggiore di 90° con il mediano; petali più scuri, di base verdi e con sfumatura da giallo a bruno, lanceolati, con bordi ondulati spesso rossastri. Labello intero o appena trilobato, di forma varia, da arrotondato a molto convesso lateralmente, bruno-nerastro, peloso principalmente solo ai lati della parte basale, privo di gibbosità; apicolo ridotto; speculum grande, a volte a forma di H, ma spesso più complesso e delimitato da una linea bianca. Campo basale relativamente corto, più scuro del centro del labello. Pseudo-occhi un po' prominenti, nerastri sfumati di verde. Ginostemio angolo acuto rispetto al labello.
Periodo di fioritura: marzo-aprile
Habitat e altitudine: terreni incolti su vecchi substrati vulcanici. Da 800 a 1200 m.

Differenze: molto variabile. I fiori possono avere aspetto diverso anche sulla stessa pianta e assomigliare alle diverse Ophrys, come exaltata e passionis.

Distribuzione in Italia: Sicilia. La sua presenza sembra essere limitata al territorio di nord-ovest intorno all'Etna, su vecchi substrati lavici. Endemica e rara.
Assente sui Peloritani, non è esclusa la presenza nei comuni ricadenti nel territorio messinese della Valle dell'Alcantara.
Impollinatore:
Etimologia: dedicata alla botanica Maria Pia Grasso Muntoni.
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Ophrys sphegodes subsp. grassoana [31-03-2014 Viagrande (CT)]
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Ophrys sphegodes subsp. grassoana [31-03-2014 Viagrande (CT)]
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Ophrys sphegodes subsp. grassoana [31-03-2014 Viagrande (CT)]

Ophrys sphegodes subsp. panormitana
(Tod.) Kreutz
Sinonimi: Ophrys panormitana (Tod.) Soó; Ophrys exaltata subsp. panormitana (Tod.) H. Baumann & R. Lorenz
Nomi comuni:

Descrizione: pianta alta 20-50 cm. Infiorescenza con 3-10 fiori. Sepali bianchi, rosei o bianco-verdastri (a volte soltanto verdi), con marcata venatura verde centrale; petali più scuri dei sepali, lanceolati, relativamente stretti, bianchi, rosa, rossastri o giallastri, con margini più scuri del centro. Labello fortemente trilobato (a volte intero) con nulle o lievissime gibbosità basali; margini con banda glabra giallastra o brunastra seguita da peli bruno-rossastri; speculum più o meno ad H; apicolo molto piccolo. Cavità stigmatica e campo basale colorati come il resto del labello o appena più chiari; cavità con ampia zona verdastra che spesso include gli pseudoocchi, grigio-verdastri.
Periodo di fioritura: gennaio-aprile
Habitat e altitudine: boscaglie aperte, garighe, macchie, prati, pascoli, in pieno sole o a mezz’ombra, preferibilmente su suolo calcareo. Da 0 a 900 m.

Differenze: molto simile a Ophrys exaltata subsp. exaltata, si differenzia soprattutto per avere spesso (ma non sempre) labello fortemente trilobato e per l’angolo minore formato dai sepali laterali rispetto al centrale; inoltre Ophrys sphegodes subsp. panormitana fiorisce circa un mese prima della exaltata.

Distribuzione in Italia: Endemica della Sicilia. Rara.
Presente sui Peloritani e nel messinese.*
Impollinatore: pochi insetti del genere Andrena (Imenotteri Andrenidae).
Etimologia: di Palermo, luogo dei primi ritrovamenti.

(*) Mai vista nel messinese da chi scrive, almeno nella forma tipica.
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Ophrys sphegodes subsp. panormitana [13-02-2011 Pantalica (SR)]
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Ophrys sphegodes subsp. panormitana [13-02-2011 Pantalica (SR)]

Ophrys incubacea subsp. incubacea
Bianca
Sinonimi: O. atrata Lindl.; O. sphegodes subsp. atrata (Lindl.) E. Meyer
Nomi comuni: Fior di ragno scuro

Descrizione: Pianta alta 20-50 cm. Sepali verdi o verdi-biancastri, raramente sfumati di rosso. Petali da verdi a brunastri, lanceolati, con bordi ondulati. Labello intero, da bruno scuro a nerastro, con fitta e lunga peluria da bruno a nerastra; vistose gibbosità triangolari alte fino 4 mm, glabre e lucide internamente, pelose all’esterno; speculum ad H allungata, lucido, grigio-bluastro, a volte bordato di bianco; apicolo appena visibile o assente. Campo basale e cavità stigmatica dello stesso colore del labello, fortemente contrastante con le pareti bianche della cavità stigmatica e con il visibilissimo ocello bianco al suo interno. Pseudoocchi relativamente piccoli, neri-bluastri bordati di bianco.
Periodo di fioritura: marzo-maggio
Habitat e altitudine: margini di boscaglie, macchie, garighe, prati, pascoli. Da 0 a 1200 m.

Differenze: rispetto ad altre Ophrys è poco variabile ed è facile distinguerla per le sue pronunciate gibbosità basali, glabre e lucide all'interno, pelose all'esterno; per gli pseudo-occhi neri o nero-bluastri e cavità stigmatica nera con area bianca all'interno.

Distribuzione in Italia: Liguria, Veneto, Friuli, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e rimanenti regioni meridionali, Sicilia e Sardegna. Poco comune.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Andrena morio (Imenottero Andrenidae).
Etimologia: forse da incubo, riferito al colore scuro del labello.
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Ophrys incubacea subsp. incubacea [24-04-2013 Mongiuffi-Melia (ME)]
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Ophrys incubacea subsp. incubacea [01-04-2012 Letojanni (ME)]
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Ophrys incubacea subsp. incubacea [20-04-2013 Gallodoro (ME)]

Ophrys passionis subsp. passionis
Sennen ex Devillers-Tersch. & Devillers
Sinonimi: Ophrys passionis Sennen var. garganica (E. Nelson ex O. Danesch & E. Danesch) P. Delforge ; Ophrys sphegodes subsp. garganica E. Nelson; Ophrys garganica O. & E. Danesch
Nomi comuni:

Descrizione: pianta alta 20-40 cm. Infiorescenza con 3-10 fiori grandi. Sepali verdi, da ovali a lanceolati; petali molto grandi e larghi, colorati variamente, da verde-oliva a rossastri a brunastri, con margini ondulati. Labello intero o trilobato, grande, piuttosto largo, tondeggiante, bruno-rossastro, con margine giallo o rossastro e peli scuri, gibbosità lievi o assenti; speculum lucido, di solito ad H allungata; apicolo molto piccolo. Campo basale e cavità stigmatica molto scuri, con ocello ampio ma scuro, poco evidente; pseudo-occhi neri o nero-bluastri, a volte bordati di bianco.
Periodo di fioritura: marzo-aprile
Habitat e altitudine: garighe, cespuglieti, prati, pascoli, terreni abbandonati, in pieno sole o a mezz’ombra, preferibilmente su suolo calcareo. Da 0 a 1000 m.

Differenze: i piccoli pseudo-occhi neri la rendono distinguibile dalle Ophrys sphegodes, così come da Ophrys exaltata e panormitana; la mancanza di gibbosità basali la differenzia immediatamente da Ophrys incubacea subsp. incubacea.
Rispetto a Ophrys sphegodes subsp. grassoana ha labello più ampio, né stretto né a bordi rialzati, petali più larghi e speculum più semplice.

Distribuzione in Italia: Italia meridionale e centrale fino all’Abruzzo, Lazio e Toscana, quindi Sicilia e Sardegna. Poco comune, anche se a volte localmente comune.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Andrena carbonaria (Imenottero Andrenidae).
Etimologia: del Gargano; passionis si riferisce al periodo pasquale della Passione, epoca della sua fioritura.
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Ophrys passionis subsp. passionis [09-04-2009 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys passionis subsp. passionis [09-04-2009 Forza d'Agrò (ME)]
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Ophrys passionis subsp. passionis [20-04-2013 Gallodoro (ME)]

Ophrys exaltata subsp. exaltata
Ten.
Sinonimi: Ophrys exaltata Ten. s.l.; Oprhys sphegodes subsp. sicula E. Nelson ex Soó
Nomi comuni: Ofride aracniforme

Descrizione: pianta slanciata e robusta, con 4-18 fiori. Sepali in genere da bianchi a rosa, a volte verdastri o verde-giallastro, ma sempre caratterizzati da una vistosa venatura centrale verde; sepali laterali solitamente formanti un angolo di circa 120° rispetto al centrale;  petali lunghi e stretti, colorati di rosa, rossastro o giallo-verdastro al centro, con venatura centrale verde e margini più intensamente colorati. Labello bruno-rossiccio, intero, piuttosto pendente, trasversalmente molto convesso, con piccole o assenti gibbosità basali; speculum ad H o X, a volte frammentato o con una O centrale; campo basale e cavità stigmatica dello stesso colore del labello, cavità stigmatica con ampia zona centrale biancastra; pseudoocchi grandi, verde-grigiastri e bordati di verde-biancastro; apicolo piccolo, ma presente. Colonna breve, formante un angolo retto o ottuso con il labello.
Periodo di fioritura:marzo-aprile
Habitat e altitudine: margini di boscaglie, cespuglieti, garighe, prati, pascoli, su suolo calcareo o poco acido. Da 0 a 1200 m.

Differenze: gli eleganti sepali colorati dal bianco al rosa la differenzia da Ophrys incubacea subsp. incubacea, Ophrys passionis subsp. passionis e Ophrys sphegodes subsp. grassoana, orchidee che hanno generalmente sepali verdastri privi di venature evidenti. Il colore bruno del labello e gli pseudo-occhi verdastri la distinguono ulteriormente dalle prime due.
La pianta più somigliante è Ophrys sphegodes subsp. panormitana, dalla quale si differenzia per l'angolo ampio formato dai sepali laterali rispetto al mediano; altri importanti caratteri di O. exaltata subsp. exaltata diversi da O. sphegodes subsp. panormitana sono il labello fortemente convesso trasversalmente, intero. O. sphegodes subsp. panormitana fiorisce in quasi tutta la Sicilia circa un mese prima (da gennaio in poi).

Distribuzione in Italia: endemica di Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata. Poco comune.
Presente sui Peloritani e nel messinese.
Impollinatore: Colletes cunicularius subsp. infuscatus (Imenottero Colletidae).
Etimologia: elevata, per il suo portamento.
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Ophrys exaltata subsp. exaltata 01-04-2012 Letojanni (ME)]
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Ophrys exaltata subsp. exaltata [08-04-2010 Mongiuffi-Melia (ME)]
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Ophrys exaltata subsp. exaltata [01-04-2012 Letojanni (ME)]

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